Dall’antica arte dei monaci distillatori, nasce un gin frutto di una rigorosa lavorazione artigianale, che racchiude i profumi e le essenze del territorio marchigiano.
SCRIPTORIUM: luogo di silenzio e dedizione, che potremmo definire lo scrigno che ha preservato il sapere nei secoli passati, situato nei monasteri generalmente comunicante alla biblioteca. In questa stanza, illuminata da lucernari, gli amanuensi per lo più monaci, erano impegnati alla copiatura dei manoscritti. Nelle altre stanze dei monasteri i monaci occupavano il loro tempo allo studio e alla ricerca di piante ed erbe, affinando le loro tecniche di distillazione per produrre liquori aromatici apprezzati in tutta Europa.
18 sono le botaniche selezionate dal territorio marchigiano, calibrate al punto giusto, per essere percepite gradualmente, (iniziando dal punto più alto della regione Marche. Il ginepro dei Sibillini, elicriso, foglie di ulivo, barchette di tiglio, verbena odorosa… Vi citiamo alcune delle botaniche presenti in Scriptorium gin, assicurandovi un viaggio sensoriale, che nascendo dai monti Sibillini, attraversa dolci pendii collinari, per giungere infine alla costa Adriatica, impregnato di profumi locali.
Lorenzo
“La mia esperienza dietro al bancone è ormai decennale. La curiosità e la voglia di fare mi hanno portato a lavorare anche fuori dal territorio marchigiano, in ambienti dove ho potuto approfondire il mondo della miscelazione e dei distillati. In particolar modo sono sempre stato affascinato da quei distillati che rappresentano un luogo, una storia, una leggenda. Questo è infatti quello che ho voluto riportare dentro Scriptorium Gin: le Marche, la mia terra d’origine.”
— Lorenzo Castricini